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UNA
GIORNATA DA NON DIMENTICARE
Ormai tutti conoscono la dinamica, infaticabile Brunella Pavone,
stimata architetto di Campobasso, che ha rinunziato ad una
prestigiosa carriera, calamitata da una nobile causa: quella di
diffondere dentro e fuori regione, l'amore e la devozione per Padre
Pio, il serafino del Gargano, il colosso dell'ordine francescano. In
che modo? Col suo canto, con la sua musica, col suo esempio di fede
sincera, che tocca davvero i cuori e li fa tornare alla speranza. Il
27 maggio scorso ha organizzato il Il Raduno dei Gruppi di preghiera
di Padre Pio nel Molise, presso il santuario dell'Addolorata di
Castelpetroso (IS). È una luminosa e tiepida domenica di maggio,
mese tutto mariano. In mattinata arrivano i Gruppi del «S.
Rosario» di Campobasso, uno di Pratola Serra (AV), uno di
Guglionesi (CB), quello di Monteroduni (IS) e in ultimo alcuni
rappresentanti di Venafro, Isernia, Longano, San Martino in Pensilis,
Busso, Matrice, Termoli e Sessano del Molise. Sono presenti,
inoltre, tantissimi altri pellegrini, fra i quali spicca un folto
numero di giovani (venuti a piedi da Isernia con don Vincenzo
Chiodi, parroco della cattedrale), da Napoli, Latina, Benevento,
Cassino e da altri paesi viciniori molisani e campani. Conosciamo
anche due coniugi scozzesi: Joe ed Emilia Bonner, i quali fanno
parte del group «P. Pio Praier» in Newmains - Scotland. Il
Beato sa operare degli incontri fortuiti, però significativi! Il
rettore del santuario, padre Michele M. Iorio, saluta ed accoglie
tutti con la sua parola illuminata e pacata. Indi, accompagna i
fedeli per la pia devozione della «Via Matris», lungo le pendici
della montagna santa, per illustrare e contemplare i sette dolori
della Mater divina. A mezzogiorno segue la santa messa concelebrata
dai sacerdoti presenti e presieduta dal vice postulatore padre
Gerardo Di Flumeri. All'offertorio si porge l'omaggio floreale alla
Madonna, regina della primavera celeste. Dopo il pranzo al sacco,
nella sala del «Villaggio di Maria» c'è la recita del rosario
meditato e l'ascolto delle testimonianze commentate da don Agostino
Lauriola, parroco di Monteroduni (IS). Pur essendo giovanissimo, è
un ottimo moderatore che sa condurre. Le sue espressioni profonde
scavano un solco nell'anima del credente e del non credente, che
vengono così spronati a riflettere. Al saluto affettuoso e fraterno
di padre Gerardo, che assicura la canonizzazione del «nostro
Beato» a breve scadenza (la notizia si avverte nell'aria..., ma
ancora non esiste una data precisa!...), fa seguito una conferenza
di padre Marciano Morra, Segretario generale
dei Gruppi di preghiera di Padre Pio. Il tema è: «Con Padre Pio
nel nuovo millennio, sorretti da Maria Santissima, "stella
della nuova evangelizzazione"». Viene evidenziato che il
«Gruppo» non è solo uno strumento atto alla recita della
preghiera, ma un operatore della carità; non ha solo lo scopo di
riunire i fedeli mensilmente per pregare insieme ed ascoltare la
parola di Dio, ma di metterla in pratica con l'aiuto morale e
materiale ai più deboli, ai «diversi», ai poveri, ai più
piccoli, ai diseredati, agli sfiduciati, a chi lotta nelle tenebre e
nella disperazione. Al cader del sole tutto termina con la promessa
di diventare migliori, di rivederci l'anno prossimo ancor più
numerosi e con un forte applauso a quanti hanno collaborato per
farci godere un'indimenticabile giornata, ricca di spiritualità e
di fraternità, di grazia e di «paradiso».
Ida Notte
estratto dal
mensile "Voce di Padre Pio n.9 - settembre 2001 |